Girare per la grande rete alla scoperta di qualcosa, si diceva "navigare", in inglese "surfing". Non si saprà mai chi è stato a paragonare il web con gli oceani ma l'idea era giusta. Mi ero subito reso conto che se volevo trovare qualcosa di curioso, di interessante e di moderno dovevo puntare sull'America. Stati Uniti e Canada. Non sull'Europa, ancora meno sull'Italia. Condividere qualcosa voleva dire avere il piacere di comunicare con gli altri, a livello di principio. Poi ci voleva la disponibità. Avere il materiale da caricare sul sito, le immagini visibili su internet non piovono dal cielo ma ci deve essere qualcuno che vi lavora. Io cercavo innanzitutto qualcosa di bello a vedersi, qualcosa in grado di rappresentare nel suo piccolo qualcosa di ampie dimensioni. Il mio navigare, giorno dopo giorno, senza accorgermi mi permetterà di scoprire il DNA americano, quello ormai quasi scomparso da tanti decenni, seppellito dal famigerato "melting pot".
Non a caso le illustrazioni usate nelle tante riviste popolari, a partire dai primi anni venti fino agli anni sessanta rendevano visibile questo DNA. Il loro linguaggio era diretto, immediatamente comprensibile. Parlava di cose reali, di vita quotidiana. Questi maestri del disegno erano in grado di comunicare in modo prospettico alla massa come nessun politico sia mai stato. So quello che dico. Si è persa ogni loro traccia perchè quell'America non esiste più. Tutto è più scadente, ma tanto, nel mondo dell'illustrazione.
Nell'anno 2000, pur comprendendo la realtà dei fatti avevo deciso di usare questo linguaggio del passato sicuro che il tempo trascorso avrebbe semmai amplificato la sua potenza.
Il miglior esempio? Le PIN-UP. Certamente. Un mito esclusivamente americano che vede la sua nascita nell'industria di Hollywood. Gli artisti che si cimenteranno per alcuni decenni in questo genere sono stati parecchi. La prima immagine fu amore a prima vista. Ragazze della porta accanto, immaginate in situazioni stressanti e divertenti. La totale mancanza di volgarità era sorprendente visto il difficile compito di rappresentare un corpo femminile in modo non tradizionale. La bravura tecnica, lo stile che distingueva i vari artisti. Un qualcosa di incredibilmente nuovo che proveniva dal passato. Non le avevo mai viste prima. Sarà l'inizio di una ricerca che durerà alcuni anni e si concluderà solo dopo aver trovato la fonte per eccellenza, già citata. HA.com
Nell'anno 2000 sui siti amatoriali americani le si potevano trovare in ordine sparso e di qualità mediocre. Con buona probabilità molte erano immagini prese dal volume illustrato prodotto dalla casa editrice Taschen "The great american pin-up" uscito nel 1996.
Era comunque ben visibile il crescente interesse con il passare del tempo, da parte dei "naviganti", americani loro stessi che evidentemente non le conoscevano in modo approfondito. La loro riscoperta sarà straordinaria. Attualmente con i vari motori di ricerca è possibile vederne parecchie in modo semplice. Giustamente saranno trattate come vere opere d'arte. Non la rappresentazione classica del genere femminile sempre in bilico tra sacro e profano. Sacro e solo sacro per millenni e nudo, cosi banalizzato da essere inguardabile, a partire dagli anni 70 in poi.
Ecco alcuni screenshot fatti nell'anno 2017, nella galleria d'arte MEISEL di NYC.
La storica piattaforma Ebay, in questo caso mantiene un ruolo di primo piano trattandosi di collezionismo popolare. Tramite questo motore di ricerca specifico è possibile vedere la vitalità in continua evoluzione delle meravigliose pinup americane del genere classic. Da non confondersi con il termine Pin-up generico che non è la stessa cosa.
(NAVIGANDO - Le Pin-up americane) 6 luglio 2024