Non vi è mai capitato di vedere nella vetrina di un negozio oppure al suo interno un capo di abbigliamento cosi bello da comprarlo subito per poi mai indossarlo? Io si, parecchie. Perchè troppo unico, troppo affascinante. Parlo di altri tempi, quando il mondo dell'abbigliamento stava cambiando sia in termini di fatturato che in termini di creatività. Oggi le vetrine, quelle poche rimaste, non hanno più la motivazione per sorprendere, per affascinare il cliente. Non si può dar loro torto. Con un mondo cosi frammentato cosi mutevole con l'aggravante pure delle vendite on line, delle garanzie semplicemente ridicole dove sei obbligato a perdere tempo e soldi in rimborsi, magari per 50 euro invece di dargli una bastonata sulla schiena, imposte dai sindacati, quelli che prendono lo stipendio parlando di diritti, è già tanto che ci sia ancora qualcuno che apra una bottega. Bisogna ringraziarlo.
Un minimo di prefazione era necessaria. Premesso che non ho mai comprato in vita mia un capo firmato, mai, ho sempre comprato capi molto belli. Della firma non sapevo cosa farmene, mi bastavano gli occhi. Circa tre anni fa, in un negozio di Cuneo, entro per curiosare visto che quel brand lo conoscevo da anni. Andando indietro al miei 18 anni, c'è solo un brand che sopravvive in città. Il marchio Lacoste è sopravvissuto a tutte tempeste e se ben ricordo si trovava dove si trova adesso. Mai comprato nulla per via del prezzo ma guardare non costa. In quell'epoca, il marchio Lacoste non aveva ancora rivali. Era uno status simbol come una supercar. I giovani benestanti indossavano il coccodrillo, quelli meno benestanti ripiegavano sulla Robe di Kappa, nata sempre in quegli anni. Quelli che proprio ci tenevano al coccodrillo ma i soldi non li avevano, andavano a Porta Palazzo, Torino, un mercato dove potevi comprare non solo le Lacoste, ma anche i jeans Levis oppure volendo, anche una pistola. Tuttavia Torino era distante e non valeva il disturbo. Ci sono andato una sola volta con degli amici.
Ebbene entro in questo negozio, erano anni che non ci entravo, non ero neanche intenzionato ad acquistare. La commessa tirava fuori dagli armadi i capi, a un certo punto, tira fuori una maglia.
Ma, ma ... cosa succede. In un baleno un flashback, perdo lucidità, mi ritorna in mente. Si dice che solo la musica e i profumi hanno lo straordinario potere di riportarti indietro nel tempo ma adesso, a pieno titolo posso aggiungere anche un capo di abbigliamento ha questo potere. Si trattava di un modello che farò poi vedere in futuro. Mai indossato mente quello originale portato il più possibile. Identico come modello e cosa incredibile identico come colori. Una cosa veramente incredibile. Avendo una casa molto grande, i capi che non portavo più li mettevo da parte ma non li buttavo mai. Peccato l'avevo conservata tanti anni e solo una quindicina di anni fa avevo fatto un bel ripulisti. Alla commessa avevo detto che l'avevo comprata da Miroglio, azienda che fabbricava i capi lei stessa, molto nota con due sedi una delle quali nel centro citta dove adesso si trova la H&M, e posso testimoniare in prima persona, un design sempre esclusivo e qualità visibile al primo sguardo. Non saprei il motivo del suo fallimento ma sicuramente è anche riconducile in una piccola parte a quello che ho detto nell'introduzione. Dirò dove l'avevo acquistata
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Ho alcuni capi da mostrare, bellissimi, compresi due della Postalmarket. Mai indossati.
Ho alcuni capi da mostrare, bellissimi, compresi due della Postalmarket. Mai indossati.
(LA MAGLIA) 5 ottobre 2024